Tre cambiamenti
Nel corso degli anni, poco o tanto, si cambia sempre. Si tratta di un processo naturale,
inevitabile, anche quando ci barrichiamo in modo fermo su principi razionali, storici o
archetipi. La nostra debolezza sarà ancora più evidente quando cercheremo
di imporre le nostre idee a chi ci è vicino e, perché no, anche lontano.
Tanto più c'è violenza e rigidità fisica o verbale accompagnata o
meno dalla denigrazione e da un voler imporre il proprio potere verso l'altro, tanto
più saremo in errore e in contraddizione con quanto vorremmo essere. Per questo
motivo dobbiamo comprendere bene la sottile differenza tra cambiamento
esteriore e cambiamento interiore, sono due cose ben diverse. Uno porta alla ripetizione,
l'altro alla liberazione.
Dobbiamo in questo primo reale passo iniziare a procedere nei tre cambiamenti
di base: il primo è fisico, nasce da un'attenzione verso il proprio corpo e il mondo
circostante. Non si tratta solo della cura del cibo, della sua preparazione e dall'esercizio
fisico e cura del corpo; ma anche del mondo che ci circonda. Ovviamente, quanto e nel modo
che ci è possibile fare. Il secondo è mentale, nasce da una conoscenza del
proprio passato e dall'osservazione di noi stessi. Con l'aiuto di un terapista o anche no,
possiamo scoprire il nostro io, i vizi, i tabù, le abitudini, i sogni, le reali
intenzioni delle nostre scelte. Il terzo è interiore, nasce dalla percezione
nell'esperienza diretta. Il quotidiano è la via maestra per comprendere oltre
le apparenze dei primi due aspetti chi siamo. Sebbene questi tre percorsi si possano
fare in contemporanea, si può anche iniziare da uno solo.
Un problema della ricerca interiore è l'ampliamento della propria
coscienza e dei suoi riferimenti nella nostra mente. All'inizio la ricerca sarà
una salita, partiremo dal fisico, all'emotivo, fino al razionale, in seguito
diventerà una discesa nel mondo mentale, per arrivare al mondo interiore e
infine al mondo spirituale. Ricordando che il vostro io tenderà a giocare con voi
facendovi cadere oppure trovando motivi di sconforto. Per questo motivo, mettete sempre
in dubbio quanto percepite e adoperatevi ad usare in modo intelligente la vostra testa,
sforzatevi giorno dopo giorno ad essere sempre più centrati e profondi: usando
la volontà di andare oltre ciò che pare chiaro o doloroso.
In questo modo raggiungerete un nuovo modo di essere, dove l'intelligenza non è
più ragione o raziocinio, ma logica estesa alla percezione. È in forza
di questo nuovo principio che scoprirete come la vita stessa sia la migliore
scuola di vita e perché le anime desiderano continuamente
incarnarsi. Ricordate che sebbene le tecniche siano utili inizialmente e una base
da dove iniziare, alla fine sarà la vita a condurre la crescita.
Immagino siano concetti alquanto scontati per alcune persone, tuttavia, ritengo siano anche la base di una buona crescita interiore. Questi primi tre passi permetteranno la realizzazione di un buon contesto dove costruire la propria identità. Dove scoprire, in realtà, chi siamo realmente e quale responsabilità abbiamo qui e ora.Un piccolo riassunto: